Guarda da Vicino
Sono state riconosciute, a volte parzialmente, le identità di 16 diverse piante, circostanti la Grotta Di Bella, e di 5 diversi animali che vivono al suo interno.
Per entrambi è disponibile una vasta galleria di foto, la classificazione scientifica, l'etimologia del nome e alcune informazioni morfologiche.
Nel caso della flora sono presenti informazioni più approfondite che spaziano dalla descrizione dell'ambiente, ai periodi di fioritura, fino a una sezione interamente dedicata alle curiosità culturali, culinarie e mediche.
Flora
Acanto
Acanthus Mollis L.
L’Acanto è una pianta erbacea perenne, eretta, officinale dalle notevoli dimensioni; è diffusa nel bacino occidentale del Mediterraneo (dalla Liguria alla Spagna all'Algeria).
Vive in luoghi freschi, ombrosi e umidi; si trova fino alle zone di collina e ne si può osservare la fioritura da Marzo a Giugno.
Ha proprietà astringenti, detergenti, emollienti e vulnerarie; inoltre è usata anche a fini decorativi.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Ake (spina) + Ànthos (fiore)
Morfologia
Peculiarità
Le foglie basali (fino a 80 cm) sono più lunghe delle foglie superiori (fino a 5 cm).
L'infiorescienza ha numerosi fiori dal calice diviso in 2 labbra distinte; la fioritura avviene fra Marzo e Giugno.
Il frutto consiste in una capsula bivalve che ha 4 grossi semi.
Curiosità
Cultura
Da secoli si trova fra le decorazioni delle zone ombrose e fresche dei giardini.
Nell'antica architettura greca le sue foglie erano disegnate nei capitelli dell'ordine corinzio, mentre nell'architettura romana in quelli di ordine composito.
Cucina
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Medicina
Ha proprietà astringenti, detergenti, emollienti e vulnerarie.
Contiene molte sostanze mucillaginose: è un rimedio contro le infiammazioni dell’intestino, gli eritemi, le punture di insetto (ragni) e contro la tubercolosi.
Le foglie fresche e triturate si utilizzano sotto forma di cataplasma per curare le infiammazioni della pelle e sotto forma di infuso come emolliente.
Acetosella
Oxalis Pes-Caprae L.
L’Acetosella è una pianta acaule (dal fusto poco sviluppato), erbacea perenne, infestante, officinale; è diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Vive in terreni coltivati o luoghi incolti; si trova fino alle zone di collina e ne si può osservare la fioritura da Novembre a Maggio.
Ha proprietà depurative, diuretiche, emollienti e vulnerarie; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Aceto
Morfologia
Peculiarità
L'organo perennante è il bulbo e da esso nascono foglie e fiori ogni anno.
L'infiorescenza non presenta foglie e i fiori sono ermafroditi.
Il frutto non arriva quasi mai a maturare.
Curiosità
Cultura
In Sicilia, dal 1976, risulta già coltivata e da qui si propagò in tutto il bacino del Mediterraneo, in 50 anni circa.
Cucina
È utilizzabile come ingradiente nelle insalate, ma va tenuto presente che, per l'elevato tasso di ossalati (che si perdono quando viene lessata), persone con presenza di calcoli renali o reumatismi articolari o artrite o gotta l'uso è sconsigliato.
Medicina
Nella medicina popolare si utilizzava come diuretico e depurativo e per uso esterno come impacchi sulla pelle arrossata.
Contiene principi attivi come l’acido ossalico, legato in forma salina, e antrachinoni.
Asfodelo Mediterraneo
Asphodelus Ramosus L.
L’Asfodelo è una pianta eretta, officinale, perenne; è diffusa nelle coste del Mediterraneo.
Vive in luoghi aridi, coltivati, garighi, incolti, sassosi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Marzo a Maggio.
Ha proprietà emollienti, decongestionanti, lenitive e rinfrescante; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Morfologia
Peculiarità
L’apparato radicale è rizomatoso ed è costituito da piccoli tuberi irregolari fusiformi.
Il fusto è sotterraneo (per questo è detto rizoma) e oggi anno emette radici e fusti avventizi.
I fiori sono ermafroditi; l'impollinazione è entomofila (cioè avviene grazie agli insetti).
Curiosità
Cultura
Miscelando la polvere dei tuberi con acqua bollente, si ottiene un collante resistente e naturale.
Nella tradizione degli antichi greci e romani, era un fiore sacro, associato alla resurrezione; anche Omero ne parla nell’Odissea: era considerato il cibo preferito dai morti e per questo motivo era il simbolo dei defunti e, dunque, veniva utilizzato per adornare le tombe. Tutt’oggi in alcuni paesi del Mediterraneo, come la Corsica, è il simbolo dei defunti.
Cucina
È commestibile: i tubercoli sono stati usati come alimento durante le carestie e la prima guerra mondiale.
Medicina
In cosmesi è adoperato come topico emolliente, rinfrescante e decongestionante per le pelli irritate; è usato per schiarire le efelidi, per gli eritemi e le scottature solari.
In zootecnia i tuberi, miscelati con del miele, venivano impiegati per la cura delle dermo-abrasioni e per lenire le ferite.
I principi attivi che contiene sono carboidrati (adatti anche per la panificazione), glucosidi e piccole quantità di alcaloidi (che ne sconsigliano l’impiego terapeutico per uso interno).
Asparago Pungente
Asparagus Acutifolius L.
L'Asparago è una pianta dioica, officinale, ramificata (notevolmente), rizomatosa, sempreverde, suffrutticosa; è diffusa nelle coste del Mediterraneo del Sud.
Vive in luoghi calcarei, boschi di latifogli, leccete, macchie, siepi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Agosto a Novembre.
Ha proprietà dimagranti, diuretiche, depurative e lassative; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Sphereg (spuntare)
Morfologia
Peculiarità
I nuovi rigetti primaverili, ancora privi di cladodi, sono chiamati turioni.
Il rizoma è strisciante e da esso si formano numerosi fusti aerei, con i rami trasformati in foglie (dette cladodi) aghiformi, rigide e spinose all’apice.
L’impollinazione è entomogama.
Dai fiori femminili, a maturità, si formano delle bacche nerastre che contengono 1-3 semi.
Curiosità
Cultura
Ha una tipica distribuzione mediterranea e, infatti, è molto facile trovarla nelle regioni meridionali e nelle isole, ma è rara o assente nel Nord Italia.
Nel territorio etneo si trova abbastanza frequentemente nelle sciare, nelle macchie e nei boschi aridi, fino a 1500 m di altezza.
Cucina
È una pianta commestibile: i turioni (i germogli) sono commestibili, hanno un sapore leggermente amarognolo e sono molto ricercati per varie preparazioni gastronomiche.
Medicina
È anche una pianta officinale, infatti le sue proprietà sono molto note: i turioni e soprattutto i rizomi hanno effetti diuretici, depurativi, lassativi e dimagranti.
Contiene aminoacidi (asparagina) e molti sali minerali; dopo il consumo, nell’organismo si forma un metilcaptano (sostanza espulsa tramite le urine e a cui conferisce un caratteristico odore penetrante e sgradevole).
Bagolaro
Celtis Australis
Il Bagolaro è una pianta arborea, legnosa; è diffusa nel bacino del Mediterraneo.
In Sicilia sono presenti numerose varietà fra cui una classificata come tipica dell’Etna, il Celtis Aetnensis, che si distingue da quella comune per le sue foglie cuoriformi, crenate e poco più lunghe che larghe.
Vive su terreni freschi o subacidi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Aprile a Maggio.
È usata anche in cucina e per la creazione di oggetti
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Bacola (piccola bacca)
Morfologia
Peculiarità
Le foglie sono lunghe circa il doppio che larghe e sono finemente seghettate, si caratterizzano per la parte basale liscia e la parte terminale acuminata.
I fiori sono giallo-verdastri e spuntano quasi contemporaneamente alle foglie.
Curiosità
Cultura
L’epiteto generico, Celtis, deriva dal nome greco di un albero che Linneo ha dato a questo genere quando si è creato: significa “albero dai frutti dolci” e indica i luoghi di origine (Europa, Africa settentrionale e Asia orientale).
Un altro modo per chiamare questa pianta è spaccasassi che indica la peculiarità delle robuste radici di frangere i sassi.
È adoperato per la costruzione di diversi oggetti di uso comune, oltre che per la creazione di combustibile e di carbone di qualità pregiata.
Dalla corteccia è possibile estrarre una sostanza gialla tintoria.
Cucina
I frutti hanno la polpa scarsa, ma appetitosa: sono quindi apprezzati sia dall’uomo che dall’avifauna, i volatili.
Medicina
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Cavolicello
Brassica Fruticulosa
Il Cavolicello è una pianta annuale, bienne (raramente), officinale; è diffusa nel bacino del Mediterraneo centro-occidentale e nelle regioni centro-meridionali dell'Italia.
In Sicilia si riscontra quasi esclusivamente sui suoli cristallini dei Peloritani, sulle vulcaniti di alcune isole minori (Eolie, Linosa, Ustica) e sull’Etna dove è largamente diffusa fino a 1200 m di altezza.
Vive su terreni silicei, vigneti e pometi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Dicembre a Gennaio.
Ha proprietà anticancerose, digestive, mineralizzanti e lassative; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Cavolo
Morfologia
Peculiarità
Il fusto è legnoso alla base, più o meno suffruticoso, conferisce un caratteristico aspetto arbustivo alla pianta.
Le foglie basali sono lievemente cerose, disposte in rosetta, lirate, di colore verde-glauco.
Curiosità
Cultura
Il nome volgare cambia di posto in posto: nel territorio etneo viene indicato con diversi termini dialettali: Caliceddu, Caluceddu, Cauliceddu, Cauricellu, Cavuliceddu (nella zona di San Gregorio),Cavuricellu, Coliceddu, Coricellu, Qualiceddu, Quaricellu.
Cucina
È una pianta commestibile e di essa si raccolgono, dall’autunno alla primavera, sia l’intera pianta appena germinata che i giovani getti delle piante adulte o le foglie tenere.
Medicina
Il cavolicello ha tutte le proprietà del suo genere (Brassica) fra le quali si annoverano quelle anticancerogene.
Ha virtù digistive, mineralizzanti (alto contenuto di sali minerali) e ricostituenti (alto contenuto di vitamina A e C).
Felce
Polypodium Interjectum
La Felce è una pianta eliofita, epifita dei tronchi (vive su di essi), officinale; è diffusa in tutta l'Italia.
Vive in luoghi semi-ombrosi o soleggiati, su terreni basici, calcarei, su rupi, tronchi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Gennaio a Dicembre.
Ha proprietà anti-catarrali, colagoghe, espettoranti, lassative e lassative.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Filicem
Morfologia
Peculiarità
È una pianta epifita: vive cioè su un’altra pianta ed in questo caso la troviamo sui tronchi.
Essendo una pianta pteridofita è sprovvista di fiori, frutti e semi: la sua riproduzione avviene tramite spore che sono osservabili sulla pagina inferiore delle foglie.
Curiosità
Cultura
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Cucina
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Medicina
La radice viene utilizzata come anti-catarrale, colagoghe (stimola la produzione e la secrezione della bile), espettorante e lassativo.
Ferula
Ferula Communis
La Ferula è una pianta erbacea perenne, spontanea; è diffusa nelle coste del Mediterraneo.
Vive in luoghi assolati, incolti o sassosi, nei pascoli o a bordo strada; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Maggio a Giugno.
È usata nell'artigianato.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Ferire
Morfologia
Peculiarità
Gli steli, internamenti vuoti, sono robusti.
Le foglie superiori sono molto più piccole e hanno piccioli più brevi.
I fiori sono di colore giallo-opaco e sono riuniti in ombrelle.
Le ombrelle sono numerose e spesso circondano la metà superiore del fusto.
Curiosità
Cultura
Il fusto è secco, tenace e leggero viene utilizzato per costruire seggiole, sgabelli e altri oggetti di artigianato.
Alla base o in in sua prossimità cresce il ricercatissimo fungo Pleurotus Eryngii var. Ferulae, apprezzato per la qualità della sua carne, che si nutre di sostanze organiche in decomposizione sulle radici di questa pianta.
Cucina
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Medicina
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Fico d'India
Opuntia Ficus Indica
Il Fico d'India è una pianta carnosa, eretta, succulenta; è diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Vive in luoghi asciutti, caldi e secchi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Aprile a Giugno.
Ha proprietà antiflogistiche, antiossidanti, cicatrizzanti, diuretiche, drenanti, elasticizzanti, emollienti, idratanti e ipoglicemizzanti; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Filicem
Morfologia
Peculiarità
Il fico d’india è capace di colonizzare gli ambienti più impervi pur di trovare l’acqua, anche se questa si trova a una profondità elevata: le radici sono capaci di inoltrarsi nel terreno anche per molti metri.
Gli stomi (le “aperture” sull’epidermide che consentono gli scambi gassosi) si chiudono di giorno e si aprono di notte in modo tale da evitare la perdita di liquidi tramite il processo di traspirazione.
La fotosintesi non avviene nelle foglie, per via delle proprie dimensioni, ma nei cladoli, dove la concentrazione di cloroplasti è maggiore e la fotosintesi è dunque agevolata.
I fiori, ermafroditi, sono molto vistosi: il loro colore varia dal bianco, al giallo, all’arancio, a seconda della specie.
Curiosità
Cultura
In Italia la varietà più diffusa è la moscateddo (color arancione), la sanguigna (color rosso), la sulfarina (color giallo) e la muscarella (bianco).
Cucina
I frutti sono della bacche commestibili, ricoperti di spine, dal colore verde quando sono acerbi e rossi o gialli nel momento in cui completano il processo di maturazione.
Sono ricchi di glucosio e fruttosio; vengono mangiati crudi, privati dai semi. Sono impiegati per canditi, distillati, farine, marmellate e sciroppi; in alternativa possono essere conservati, dopo essere stati seccati al sole.
Anche le foglie sono commestibili: candite, fresche, in salamoia, sott'aceto e sotto forma di confettura.
Dai semi si estrae un olio commestibile.
Medicina
Questa pianta contiene vitamine A, alcune vitamine B e la vitamina C.
La sua composizione è per l'85,5% di acqua, per il 9% di carboidrati, per il 3,5% di fibre e per il resto di proteine, grassi e ceneri.
Possiede i diversi minerali in grandi quantità: potassio, magnesio e calcio; altri in quantità minori: fosforo, sodio, rame, selenio e ferro.
Sono anche presenti aminoacidi e, nei semi, proteine e lipidi.
Conosce un gran numero di usi in cosmetica e c'è un'evidenza scientifica delle proprietà della polpa come ipoglicemizzante e per altri disturbi metabolici.
È anche un rimedio tradizionale: l'applicazione diretta della polpa delle foglie sulle ferite e sulle piaghe è un ottimo rimedio antiflogistico (previene e combatte le infiammazioni) e cicatrizzante.
Filigrana
Lobularia Maritima
La Filigrana è una pianta perenne; è diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Vive in luoghi coltivati, rocciosi o sabbiosi; si trova fino alle zone di collina e ne si può osservare la fioritura da Gennaio a Dicembre.
Ha proprietà antiascorbutiche, astringenti e diuretiche.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Filum (filo) + Granum (grano)
Morfologia
Peculiarità
Le radici sono sotterranee e robuste e a volte molto allungate.
I fiori sono ermafroditi e sono caratterizzati dal gradevole profumo di miele e dal colore bianco o bianco-giallastro o con screziature rosa.
I frutti sono siliquette sferiche dal diametro di 3-4 mm con all’interno due semi circolari.
Curiosità
Cultura
È abbondantemente coltivata per la continua fioritura ed il suo profumo di miele.
Cucina
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Medicina
Ha proprietà antiascorbutiche, astringenti e diuretiche e, a tal fini, è utilizzata specialmente in Spagna.
Muschio
Il Muschio è una pianta epifita; è diffusa nel Mediterraneo.
Vive in luoghi soleggiati, semi-ombrosi, su terreni basici o sui tronchi.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Morfologia
Peculiarità
I Polypodium sono Pteridofite, cioè piante sprovviste di fiori, di frutti e di semi. Per riprodursi creano delle spore che sono evidenti sulla pagina inferiore delle foglie.
Il muschio è dotato di radici temporanee, con ruolo ancorante, non assorbenti: il trasporto di acqua e sostanze nutritive avviene per capillarità ed interessa l’intera colonia di piante.
In più ha la grandissima capacità di assorbire direttamente l’umidità dell’area, il che li rende maggiormente resistenti agli sbalzi idrici.
Curiosità
Cultura
Questa pianta permette una maggiore protezione del terreno in cui è radicata: rallenta la velocità e la forza dilavante dell'acqua piovana, favorendone anche l'assorbimento progressivo, come na spugna.
Nell'ecosistema costitusce un microambiente che offre cibo e rifugio a minuscoli organismi (alghe, insetti terricoli, licheni, piccole chiocciole).
È utilizzato anche a fini decorativi: nei presepi, nelle composizioni di piante e bonsai e nelle pareti vegetali.
Cucina
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Medicina
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Olivastro
Olea Europaea Oleaster
L'Olivo è una pianta arborea, eliofila, spontanea, termofila; è diffusa nelle coste del Mediterraneo.
Vive in luoghi aridi, asciutti, caldi, secchi e soleggiati; si trova fino alle zone di collina e ne si può osservare la fioritura da Aprile a Giugno.
Ha proprietà antisettiche, astringenti, ipotensive e antipiretiche, ad azione calmante, lassativa ed emolliente.
Dall'olivo coltivato si ricava l'olio extravergine, il più pregiato e salutare.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Olívum
Morfologia
Peculiarità
Si pensa che l’olivo coltivato derivi per selezione e successiva propagazione vegetativa dall’olivo selvatico (l’olivastro), attualmente diffuso allo stato autoctono nella fascia costiera più calda dei paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo.
Questa pianta si differenzia dalla sottospecie Olea Europea sativa che ha foglie grandi, uno sviluppo maggiore, i rami privi di spine, i frutti più grossi e una maggiore resa di olio.
L’olivastro si distingue per essere spinescente, per avere foglie più brevi (meno di 4 cm), per l’impiego: è usato spesso come portainnesto per le varietà coltivate.
Curiosità
Cultura
Il legno ha una consistenza estremamente dura, può essere levigato in maniera perfetta e, se lavorato al tornio, assume una lucentezza eccezionale.
È anche un ottimo combustibile pregiato.
Cucina
L'olio extravergine è il più pregiato e salutare sia perché viene spremuto senza calore o solventi chimici, sia per la bassa percentuale di acidità (1% circa); si ricava dall'olivo coltivato.
Medicina
Ha proprietà antisettiche, astringenti, ipotensive e antipiretiche, ad azione calmante, lassativa ed emolliente.
Si ritiene che un consumo regolare di olio extravergine di oliva diminuisca le possibilità di disturbi circolatori e riduca la secrezione gastrica.
Ombelico di Venere
Umbilicus Rupestris Dandy
L'Ombelico di Venere è una pianta erbacea perenne, ermafrodita, officinale; è diffusa nelle coste del Mediterraneo.
Vive in luoghi freschi, litosuoli, ombrosi, e umidi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Marzo a Giugno.
Ha proprietà diuretiche, lenitive e rinfrescanti; inoltre è usata anche in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Umbelicus
Morfologia
Peculiarità
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Curiosità
Cultura
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Cucina
Le foglie delle piante più giovani sono commestibili.
Medicina
Le foglie delle piante più giovani hanno prorietà diuretiche e rinfrescanti; possono anche lenire lievi ustioni o scottature, una volta ridotte in poltiglia.
Ortica
Urtica Dioica L.
L'Ortica è una pianta dioica, erbacea perenne, officinale, urticante; è diffusa nel Mediterraneo.
Vive sul bordo strada, nei boschi e nei luoghi incolti; si trova fino alle zone di alpino e ne si può osservare la fioritura da Maggio a Novembre.
La pianta ha prorietà antiasmatiche, antiforforiche, astringenti, diuretiche, emostatiche, galattogoghe, ipoglicemiche e toniche; inoltre è usata in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Umbelicus
Morfologia
Peculiarità
Il fusto è robusto, eretto e striato a sezione ottusamente quadrata, di colore rossastro o giallastro, è ricoperto di peli urticanti.
Le foglie sono opposte, dentate, più lunghe che larghe e con cistoliti dell’epidermide fogliare più o meno allungati.
I fiori sono di colore giallo-verdastro o rossastro e, essendo una pianta dioica, i fiori maschili e femminili appaiono molto diversi tra di loro.
Ha un'azione rivitalizzante per le piante che le crescono attorno soprattutto sulle aromatiche; in particolare la menta di cui fa aumentare il contenuto di olio essenziale.
Curiosità
Cultura
Si ottiene un tessuto resistente, simile alla canapa, dalle fibre filate dei gambi.
È possibile ricavare coloranti dalle foglie e dalle radici.
Si tratta di una pianta bioindicatrice dei suoli basici contenenti azoto, potassio, fosforo, ricchi di materie organiche e ossidi di ferro.
Questa pianta è anche un antinfestante naturale: spruzzando il macerato di ortica, è possibile liberare le piante infestate dagli afidi.
Cucina
In cucina si può usare per preparare contorni, minestre e ripieni.
Se fresca e tenera è usata anche per insaporire carni e nei risotti.
È un'ottima pianta foraggiera: data in pasto ai bovini li rende più resistenti e provoca l'aumento delle quantità di latte; dona un manto più lucente ai cavalli. Se data in pasto ai tacchini e al pollame, essi ingrasseranno e miglioreranno la qualità delle uova.
Medicina
I suoi principi attivi sono l'acido formico, l'istamina, le vitamine A, C e K e i sali minerali.
La pianta ha prorietà antiasmatiche, antiforforiche, astringenti, diuretiche, emostatiche, galattogoghe, ipoglicemiche e toniche.
I fiori aiutano a combattere l'iperplasia benigna della prostata.
Le foglie sono utili nel trattamento della pelle seborroica, per lenire i dolori reumatici e da traumi; inoltre da esse sono ricavati degli antiparassitari per le piante.
Scarlina
Galactites Tomentosus Moench
La Scarlina è una pianta erbacea bienne; è diffusa nelle coste del Mediterraneo.
Vive in luoghi aridi e incolti e nelle radure; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Aprile a Luglio.
La pianta è usata in cucina.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
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Morfologia
Peculiarità
I fiori centrali sono ermafroditi mentre quelli periferici sono sterili con la corolla più lunga e raggiante.
L'impollinazione è entomogama, tramite gli insetti.
La disseminazione è anemocora, grazie al vento.
Curiosità
Cultura
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Cucina
Come insalata può essere mangiata l'infiorescienza (giovane) e il suo scapo fiorale.
Sia come insalata che sott'olio e sott'aceto possono essere utilizzate il fusto e le foglie
Medicina
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Verbasco
Verbascum Sinuatum L.
Il Verbasco è una pianta erbacea bienne, officinale, ramificata, robusta; è diffusa nel Mediterraneo.
Vive in luoghi incolti o sabbiosi; si trova fino alle zone di montagna e ne si può osservare la fioritura da Maggio a Agosto.
Ha proprietà astringenti, detergenti, emollienti e vulnerarie.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Verbàscum
Morfologia
Peculiarità
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Curiosità
Cultura
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Cucina
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Medicina
Ha proprietà astringenti, antispasmodiche, diaforetiche (favorisce la sudarazione), emollienti.
Come antitosse ed espettorante sono impiegate le foglie e i fiori.
Composti per preparare lozioni schiarenti per i capelli sono ricavati dai fiori.
Fauna
Anellide
Microscolex Phosphoreus
L'esemplare fotografato è una mamma con i suoi piccoli e potrebbe essere un Microscolex Phosphoreus (rinvenuto anche nella Grotta delle Palombe di Nicolosi).
Si caratterizza per una sorte di luminescenza che sprigionano grazie alla luciferina, una sostanza che produce luce e che si attiva quando vengono stimolati.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
da Anello
Morfologia
Peculiarità
Gli Oligocheti hanno quasi sempre un corpo allungato, vermiforme e con metameria, cioè il corpo è caratterizzato da una suddivisione seriale in parti.
Il corpo può essere diviso in tre compartimenti principali: il sacco muscolo-cutaneo, l’insieme delle cavità celomatiche (che hanno funzioni idrostatiche) e l'intestino (che decorre da un’estremità all’altra dell’animale).
Il loro sistema respiratorio si basa sullo scambio gassoso che avviene, per diffusione di gas, attraverso il tegumento generale del corpo che, nelle specie più grosse, contiene una rete capillare nello strato epidermale esterno.
La riproduzione è altamente specializzata e può avvenire sia via schizogenesi, un modello asessuato, che via ermafroditismo simultaneo, un modello sessuato. Durante quest’ultimo la produzione di uova avviene all’interno di capsule protettive, dette cocoons, secrete da una particolare regione del corpo, detta clitello.
Chiocciola
Pomatia
La lumaca Helix, conosciuta anche come chiocciola, è caratterizzata dal corpo molle al tatto e con una superficie rugosa di grana grossolana, grigia o beige.
Il nicchio è tondeggiante, tipicamente destrorso (cioè le cui spire si svolgono da sinistra verso destra, dal punto di vista dell’osservatore), con fino a 4 o 5 spirali nell’adulto. Il colore del nicchio varia dal color crema al marrone.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Morfologia
Peculiarità
Il nicchio è tondeggiante, tipicamente destrorso (cioè le cui spire si svolgono da sinistra verso destra, dal punto di vista dell’osservatore), con fino a 4 o 5 spirali nell’adulto. Il colore del nicchio varia dal color crema al marrone.
La specie a cui probabilmente appartiene, denominata Pomatia, è ermafrodita incompleta: ogni esemplare produce sia spermatozoi che uova, ma non è possibile l’autofecondazione; quindi sono necessari due individui per la riproduzione.
Farfalla
Questa farfalla Triphosa è spesso osservabile sulle pareti delle grotte (per questo motivo è detta subtroglofila) dove la luce è assente e le condizioni di umidità e temperatura sono uniformi.
Come altri insetti, trascorre le ore diurne nell’ipogeo e la notte fuori, alla ricerca di nutrimento.
Sverna generalmente nelle grotte, dove trova le condizioni adatte per sopravvivere ai rigori della stagione fredda.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
dal latino Papiliònem
Morfologia
Peculiarità
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Ragno
Il ragno Meta Bourneti è di grande mole ed è soprannominato il Gigante Buono. Gigante per via della sua stazza (60-70 mm, zampe comprese); buono poiché è lento nei movimenti e poco aggressivo.
È un ragno troglofilo cioè che vive nell’ambiente ipogeo, nelle grotte, per un periodo della sua vita e trova qui le condizioni di vita ottimali, anche se non è vincolato alle grotte.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Àro (tesso) + Àchne (cosa sottilissima)
Morfologia
Peculiarità
La presenza di ragni può indicare che nelle vicinanze è presente un’entrata o un’uscita di una grotta.
Questa specie vive in grotta dalle temperature elevate (maggiori ai 9° C) ed è per questo motivo che è possibile osservarlo in ambienti simili del meridione italiano e nelle isole.
La cattura delle prede avviene mediante la tessitura di una grande ragnatela, tipicamente di forma orbicolare, nella quale incappano moltissime falene e zanzare.
Nel momento della riproduzione, la femmina tesse un ovisacco (dal diametro di 2-3 cm) di colore candido, attaccato mediante un peduncolo alla volta delle grotte, in aree ventilate. L’ovisacco può contenere centinaia di uova in cui rimarranno i piccoli fino alla primavera: in questo momento alcuni, attratti dalla luce, usciranno dalla grotta e, trascinati dal vento, andranno a colonizzare nuove aree.
Zanzara
La zanzara è un animale subtroglofilo, in quanto passano un periodo limitato della loro vita nelle cavità.
Mentre le femmine si nutrono principalmente di sangue (ematofagia), i maschi si cibano di succhi vegetali e nettare, non essendo in possesso di nessun sistema atto alla puntura.
Le uova sono deposte generalmente sulla superficie dell’acqua, sono spesso raggruppate in piccole boe galleggianti e da esse nascono larve con un capo sviluppato e un torace largo.
Dati Tecnici
Classificazione Scientifica
Etimologia
Morfologia
Peculiarità
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